L’Associazione per non dimenticare do not forget Odv Onlus

Nasce nel 2009 a seguito della scoperta della presenza di un campo di concentramento nel territorio comunale di Bagno a Ripoli, a Villa La Selva, e ha attualmente sede presso la Casa del Popolo di Grassina.
Associazione dalle prevalenti finalità culturali e di ricerca storica, ha come scopo principale far conoscere agli studenti delle scuole locali la storia di questo territorio. Si prefigge inoltre la creazione di un archivio per la raccolta di documentazione storica relativa al decennio 1938-1948, con particolare attenzione riguardo ai fenomeni delle deportazioni, della Shoah, delle persecuzioni nazi-fasciste, e della Resistenza in Toscana.

Siamo registrati nell’elenco degli enti di volontariato accreditati ai fini del 5×1000 con il Codice Fiscale: 06011310486

Risposta di Papa Francesco alla lettera appello del 2 Giugno 2024

Lettera Appello

Al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella, a Papa Francesco, alla Presidente del Parlamento Europeo Dr.ssa Roberta Metsola e alla Presidente Amnesty Italia Dr.ssa Alba Bonetti perchè accendano un faro su quanto di terribile ed inaccettabile sta accadendo nei CPR in Italia.

Firenze 2 giugno 2024

Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
Chiar.mo Prof. Sergio Mattarella,
In questo giorno così significativo per la storia del nostro Paese ci rivolgiamo a Lei per un problema che per il nostro Paese è della massima importanza.
Siamo tutti componenti dell’Associazione “Per non dimenticare”, che si è costituita nel 2009 allo scopo di tenere viva la memoria della Resistenza e della Shoah. Attraverso spettacoli e fumetti, appositamente scritti, ci siamo rivolti alle scuole e abbiamo raggiunto, in questi quindici anni, oltre 30.000 ragazzi a partire dalla quinta elementare fino ai licei. In realtà il nostro impegno è nato da un’esperienza concreta: la scoperta che proprio vicino a noi, nella villa denominata “la Selva”, fu organizzato un campo d’internamento, divenuto dal 1943 campo di concentramento. Segno tangibile della storia, trasformato oggi in residenze private, rischia di scomparire nell’indifferenza generale e anche contro questa ambigua rimozione ci battiamo, sostenendo la realizzazione di un Giardino della Memoria.
Recentemente, assistendo a un servizio televisivo 100 minuti sulla 7 puntualmente documentato riguardante i Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), siamo rimasti sgomenti di fronte all’orrenda ingiustizia che si sta compiendo in tante parti d’Italia. Per una semplice violazione amministrativa, non per un reato commesso, gli stranieri irregolari sono letteralmente imprigionati e sottoposti a un trattamento disumano e inaccettabile per un Paese civile. Fino a diciotto mesi possono trascorrere tra sporcizia, fame, mancanza d’indumenti, abuso di psicofarmaci. Un vero e proprio business dell’accoglienza lucra su questa infinita sofferenza, perché ogni testa frutta sostanziosi rimborsi pubblici.
Vorremmo essere voce di chi voce non ha ed evitare il ripetersi di tragedie come quella di Ousmane, giovane di ventidue anni, che ha trovato il modo d’uscire dal suo inferno solo impiccandosi, accompagnato semplicemente dagli occhi freddi delle telecamere.
Ci rivolgiamo con fiducia a Lei affinché si accenda l’attenzione sul dramma che si sta perpetrando e, con la conoscenza, si possa intervenire a mettere fine a questa vergogna. Oggi – come sottolineato giustamente dalla giornalista – questi lager sono luoghi dove si vive con la luce sempre accesa, “ma per noi sono sempre al buio”.
Nel ringraziarLa per l’attenzione,
Le porgiamo i più cordiali saluti
Giovanni Cipani
Presidente

Articolo Pubblicato su La Nazione di Firenze il 15 Ottobre 2024.